martedì 13 novembre 2012

App Logopediche

Non so a quante tra le colleghe logopediste capiti di utilizzare l'ipad (o chi per esso) durante le sessioni logopediche, magari come "premio" di una seduta particolarmente impegnativa per i nostri piccoli.. A me a volte capita, ma mi trovo in difficoltà nel reperire apps che svolgano una duplice funzione: ludica per il bimbo , costruttiva per me (che mi permetta quindi di coonsolidare quindi alcuni aspetti di quanto condotto durante la seduta).. con i più piccoli ho trovato delle applicazioni di "TOCA" (House https://itunes.apple.com/it/app/toca-house/id495680460?mt=8 , Store https://itunes.apple.com/it/app/toca-store/id442705759?mt=8 e Kitchen  https://itunes.apple.com/it/app/toca-kitchen/id476553281?mt=8 ) che sfruttano contesti di vita quotidiana e oggetti quotidiani ai bambini, in azioni e giochoi molto semplici (associazioni per lo più e categorizzazioni in base a caratteristiche percettive dei diversi item).

La maggioranza delle app "educative" però ha prezzi non sempre ridotti, o meglio, costano 4, 5, 6 euro, ma se poi non si rivelano interessanti restano sempre soldi buttati via (e naturalmente non potete tornare all'app store e fare un cambio!)..  per questo ho iniziato a darmi da fare e a cercare nell'etere qualche suggerimento..

il risultato?? Vi è tantissimo materiale, più o meno interessante.. ma la maggior parte è in inglese -ovviamente- e quindi non utilizzabile da noi se non come spunto creativo... Le colleghe americane sono sicuramente più tecnologiche, solo per curiosità vi invito a buttare un occhio a questa pagina dove vengono visualizzate alcune app in "svendita" fino al 23/11

http://smartyearsapps.com/asha-convention-slp-apps-sale/



Ora spezzo però una lancia a favore di un collega italiano (gli uomini in queste cose tecnologiche sono sempre un po' più avanti) che , patrocianto dalla FLI Sicilia, ha elaborato un'app che ci consente di stimare l'inventario fonetico di un nostro paziente.. non posso permettermi di farne una recensione in quanto non ancora acquistata ma solo visionata, chiedo a voi un parere, e intanto mi complimento con il collega se non altro per l'idea tecnologica!

https://itunes.apple.com/it/app/logotest/id543128548?mt=8

http://www.facebook.com/photo.php?v=4433562679831


Speriamo nascano e crescano altre "app-idee" presto.. io sarei ben intenzionata a collaborare con colleghi e sviluppatori di App in questo senso.. per cui.. fatemi sapere!

Web imagine


lunedì 5 novembre 2012

Conferenza:MT Advances In Neuro-disability: Innovations in Research & Practice


Come già anticipato nel precedente post, ne approfitto qui per dare maggior rilevo a questa interessante conferenza programmata per il prossimo 7 e 8 Giugno a Londra.
Un collega inglese mi ha pregato di diffondere la notizia e con piacere vi descrivo qui, ora, di cosa si tratta, permettendomi di tradurre la pagina ufficiale del sito della conferenza

 ( http://www.rhn.org.uk/events/conferences-and-seminars/music-therapy-advances-in-neuro-disability.htm )

"Questi due giorni di conferenza  offriranno l'opportunità di condividere conoscenze ed informazioni sulle applicazioni terapeutiche della musica con soggetti con neuro-disabilità acquisita o condizioni neurodegenerative.
Le presentazioni prenderanno in considerazione ricerca e pratica clinica in questo campo. I professionisti dei settori della musicoterapia, di neuroscienze e musica, psicologia della musica e della tecnologia musicale, sono invitati a presentare abstract sui seguenti temi:


Ricerca:
Progetti di ricerca in corso, metodologia di ricerca, revisioni sistematiche o sviluppo di teorie rilevante ai fini del campo della musicoterapia e neuro-disabilità


Pratica:Interventi focalizzati sull'utilizzo della musica nell'ambito della salute con pazienti in condizioni neuro-degenerative, colpiti da ictus o che hanno subito lesioni cerebrali, sviluppo di nuove tecniche, teorie, e studio di casi. Le domande pervenute da professionisti non provenienti da un background musicoterapiaco ma  con una rilevante esperienza clinica in questo campo, sono comunque benvenute.

Il termine per l'invio degli Abstract è l'11 Febbraio 2013.


La conferenza avrà luogo il 7 e 8 Giugno prossimo presso il Royal Hospital for Neuro-disability. (West Hill, Putney, London, SW15 3SW, UK)

Quota di partecipazione:
Cost per delegate after 1 April 2013: £300 / Student £200
Early bird rate before 1 April 2013: £250

Spero di aver fatto cosa gradita condividendo con voi questo evento, fatemi sapere se parteciperete!
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lunedì 29 ottobre 2012

3rd Annual International Symposium: Music Therapy and Disorders of Consciousness

Il prossimo 9 Novembre avrà luogo il Terzo simposio annuale internazionale sul tema della Musicoterapia e disturbi della coscienza.. Al simposio (che avrà luogo in quel di NYC) si potrà assistere anche online, iscrivendosi per il "Webinair" al costo di 100$.. Okay..non è gratis, ma per gli addetti ai lavori resta sempre un'opportunità importante di aggiornamento..

http://musictherapy-setonpediatric.org/styled-2/index.html

Tra i relatori che presenteranno vi saranno:
Joseph T. Giacino, PhD – Distinguished Keynote Speaker
Director of Rehabilitation Neuropsychology, Spaulding Rehabilitation Hospital, Boston
Associate Professor, Department of Physical Medicine and Rehabilitation, Harvard Medical Sc
hool

Neuropsicologo e ricercatore di fama internazionale  che ha contribuito integralmente allo sviluppo di una definizione di caso per lo stato di minima coscienza. Giacino è  autore della  JFK Coma Scale-Revisedha lavorato come co-presidente del gruppo di lavoro che ha creato i criteri diagnostici per lo stato di minima coscienza. La vasta esperienza clinica e di ricerca del Dott.Giacino si è concentrata sui metodi di valutazione e trattamento per le persone con disturbi della coscienza e lesioni cerebrali acquisite.


Wendy Magee, PhD – Music Therapy Keynote Speaker
Associate Professor of Music Therapy at Temple University

La Dott.ssa Magee ha lavorato come medico musicoterapia, ricercatore e direttore al Royal Hospital for Neuro-Disabilità di Londra, dove ha completato la ricerca per quanto riguarda le persone con disturbi della coscienza. Ha ottenuto borse di ricerca honoris causa al King College di Londra e l'Università di Sheffield, City University (Londra), e l'Università di Southampton.

Marcela Lichtensztejn – MA, MT-BC, LCAT
Nordoff Robbins Music Therapist

Head of Music Therapy Services, Director for the Department of Creative Arts Therapies at the Institute of Cognitive Neurology - INECO, Buenos Aires, Argentina
Oltre al suo ruolo di capo della Musicoterapia e direttore di Creative Arts Therapies presso l'Istituto di Neurologia Cognitiva - INECO, la signora Lichtensztejn riveste il ruolo di ricercatrice presso INECO Foundation, ed è il direttore della formazione avanzata per i terapisti musicali su Musicoterapia e Neuro-riabilitazione presso l'Università Favaloro.


Julian O’Kelly – MSc, Dip MT
PhD Mobility Fellow at Aalborg University, Denmark, in association with the Royal Hospital for Neuro-disability
Attualmente impegnato nella ricerca di stabilire linee guida basate sull'evidenza per la terapia musicale con soggetti affetti da disturbi della coscienza. E 'in congedo temporaneo dal suo posto di capo di Musicoterapia presso il Royal Hospital for Neuro-Disabilità a Londra, al fine di completare gli studi di dottorato presso l'Università di Aalborg. O'Kelly ha conseguito un master in cure palliative del King College di Londra, Università di Londra.


Quest'ultimo è anche un carissimo amico e vi invito a buttare un occhio alla conferenza che organizzerà a Londra il prossimo 7 Giugno 2013..

http://www.rhn.org.uk/events/conferences-and-seminars/music-therapy-advances-in-neuro-disability.htm




martedì 4 settembre 2012

Imagine Magazine online il Vol.3

"Imagine" è un magazine online annuale del tutto gratuito e completamente sfogliabile, sponsorizzato dall'AMTA (American Music Therapy Association), dedicato alla Musicoterapia nella prima infanzia.

Gli obbiettivi di questa testata sono quelli di offrire e rendere disponibili delle pubblicazioni sulla pratica clinica di musicoterapisti che lavorano con i bambini dagli 0 ai 5 anni, distribuendo conoscenze e informazioni sulla musicoterapia applicata alla prima infanzia, in diverse parti del mondo.

Personalmente vi ho trovato diversi articoli e spunti interessanti.. buttateci un occhio!

http://www.imagine.musictherapy.biz/Imagine/imagine__online_magazine.html

venerdì 31 agosto 2012

The Third International Congress on Clinical Neuromusicology: Brescia

Nelle giornate di venerdì e sabato 21-22, Settembre 2012, si terrà a Brescia il terzo congresso internazionale in Neuro-musicologia Clinica.

Il programma comprende diversi interventi da diverse parti del mondo (Germania, USA, UK, Danimarca, Giappone, Romania e Italia), e lo si può trovare dettagliato  -in inglese- al link sottostante (sito ufficiale del congresso):

http://www.clinical-neuromusicology-brescia.com/


Io penso che un giro lo farò... dal programma mi sembra vi siano diversi interventi interessanti, inoltre, per chi interessato, il sabato mattina si può partecipare ad un Corso in "Neurological Music Therapy -NMT- a cui però è necessario registrarsi anticipatamente (controllando la disponibilità di posti) pagando un piccolo extra sulla conference fee..

C u there..

martedì 7 agosto 2012

Finale finalmente sull'iPad!

Probabilmente gira già da un po', ma ne sono venuta a conoscenza da pochissimo tempo (e grazie a Paolo che me lo ha comunicato!)..

di seguito il link dell'app che, dopo Songbook, è di certo la più pratica per portare con se tutta la musica che si desidera!!

http://itunes.apple.com/it/app/finale-songbook/id529531809?mt=8

per chi ancora dovesse invece conoscere l'app di Songbook, la trovate al link sottostante

http://itunes.apple.com/us/app/songbook-chordpro/id392888837?mt=8
il costo è di 5,99$ (4,99 €) ma è una spesa di cui poi non vi pentirete.. naturalmente l'app esiste anche per iPhone, ma la lettura dei brani diventa un po' più complessa viste le dimensioni piccine dello schermo.. su iPad è meglio!

Quindi, se con Finale songbook potrete avere tutte le vostre partiture a portata di mano (vi basterà salvarle nella vostra casella di Dropbox), con Songbook Chordpro, avrete tutti  i vostri testi con accordi, realizzabili sia direttamente nel programma, che con un programmino dalla licenza free chiamato "Song press" (http://web.skeed.it/index.php?q=songpress.html) salvando poi tutti i vostri file in formato .png sempre in Dropbox e collegando l'account direttamente all'app (online si trovano già molti file in formato .png, il formato letto da Songbook Chordpro).


Questo è un po' il riassunto di quanto due applicazioni semplicissime vi permettono di fare.. se avete bisogno di qualche info in più non esitate a contattarmi!

Un saluto e un buon ferragosto a tutti!

venerdì 29 giugno 2012

Conferenza: "Music Therapy and Dramatherapy with Children in Educational and other Settings"

Ci terrei a diffondere la notizia di questa conferenza che si svolgerà presso la Anglia Ruskin University, Cambridge, il prossimi 30 Novembre -1 Dicembre 2012.

Il volantino mi è stato dato direttamente dalle mani di Amelia Oldfield per cui ho quasi l'obbligo morale di parteciparvi.. scherzi a parte, sembra un'occasione interessante per approfondire il rapporto tra queste due forme artistiche di terapia. Ho avuto modo di lavorare sulla drammatizzazione musicale di un racconto "ad episodi", con tre classi di bambini all'ultimo anno della Scuola dell'Infanzia. E' stata un'esperienza bellissima, per loro, ma certamente anche per me: la storia ha saputo catturare la loro attenzione, la musica, dirottare la loro fantasia sul giusto binario, elaborando un linguaggio comune, un espressività unica e inenarrabile attraverso le sole parole, ha unito il gruppo in un gioco che ha aiutato questi bimbi a crescere, insieme.

La conferenza è una delle prime che unisce l'interesse per la collaborazione tra Musicoterapia e "Teatroterapia" (perdonatemi ma da anglofila, preferisco la denominazione inglese "Dramatherapy") nel lavoro con i bambini.
Gli interventi riguarderanno soprattutto:

  • Sulla relazione tra setting educativo e lavoro terapeutico
  • sulla combinazione delle due terapie in un lavoro terapeutico con i bambini

L'Anglia Ruskin University è situata nel centro della città di Cambridge. Il Master in MT è stato istituito nel 1994 e si è da allora guadagnato un riconoscimento a livello internazionale, questo corso è stato recentemente affiancato dal Master in Dramatherapy,  -2011- , dando un'opportunità unica e importante di condivisione e sviluppo agli studenti e ai docenti coinvolti.



Non mi resta che lasciarvi il link della conferenza, sperando che qualcun'altro colga l'occasione per parteciparvi:






7th Nordic Music Therapy Congress

Sono ormai già passate due settimane da questa entusiasmante esperienza, ma non posso smettere di ripensare a quale grandiosa opportunità di crescita professionale e personale sia stata..

Per prima cosa il luogo: questo campus meraviglioso circondato dal verde e dalla tranquillità in cima ad una collina dalla quale si vedeva buona parte della città -che per me ha un nome ancora non del tutto pronunciabile, Jyvaskyla- e uno dei laghi (si perché ve ne erano ovunque...).


Poi le persone: da tutto il mondo, sorridenti, disponibili, cariche di esperienza e di voglia di condividerla.. Consiglierei a tutti questo genere di esperienza.. e intanto.. attendendo Oslo 2013, vi "linko" alla galleria fotografica dell'evento.. giusto per mostrarvi un po' di quello che vi siete persi.. :-P

http://www.nmtc2012.fi/index.php?option=com_content&view=article&id=111:photos&catid=34:yleiset&Itemid=86


giovedì 19 aprile 2012

L'istruzione musicale può favorire molti aspetti dello sviluppo

Di seguito riporto l'abstract dello studio condotto da Gerry D, Unrau A, Trainor LJ
Department of Psychology, Neuroscience & Behaviour, McMaster University, Canada Rotman Research Institute, Baycrest Hospital, Toronto, Canada, che hanno evidenziato come l'educazione musicale precoce possa favorire lo sviluppo alcuni aspetti dello sviluppo come le competenze prelinguistiche gestuali e le abilità sociali.

Numerosi studi suggeriscono che l’istruzione musicale nei bambini possa favorire molti aspetti dello sviluppo. È ancora da chiarire quanto precocemente, durante lo sviluppo, la musica possa avere degli effetti, la natura di questi effetti, e se differenti tipi di musica possano influenzare lo sviluppo in modi diversi. Gli Autori hanno osservato che 6 mesi di esperienza musicale partecipativa, a cominciare dai 6 mesi di età, accelerano l’acquisizione della conoscenza della tonalità occidentale rispetto alla semplice esposizione passiva alla musica. Inoltre, i bambini assegnati al gruppo di istruzione musicale mostravano uno sviluppo superiore nelle abilità prelinguistiche gestuali e nei comportamenti sociali. Questi risultati suggeriscono che quando vengono utilizzati approcci pedagogici appropriati i bambini possono attivamente prendere parte all’istruzione musicale in età precoce, e che questa attività è associata allo sviluppo delle abilità sociali e comunicative.

Dev Sci 2012 May;15(3):398-407

sabato 24 marzo 2012

Intervento Musicoterapico precoce per lo sviluppo linguistico di bambini in situazioni di rischio: Articolo


Di seguito riporto un articolo molto interessante che motiva l'intervento musicoterapico in un ottica preventiva, con bambini piccoli in situazioni di disagio e potenzialmente a rischio di compromissione per il loro sviluppo.
La musicoterapia può a mio avviso essere un ottimo strumento di prevenzione, creando un substrato ludico ma allo stesso tempo fertile su cui seminare le basi per gli apprendimenti, per sviluppare le capacità di relazione adeguate, per comunicare con gli altri, prima ancora che vi sai la parola.
Nell'articolo riportato in seguito, tratto dal Magazine Online "Imagine" (Fall 2011, Vol.2 N. 1), viene considerata l'importanza dello sviluppo linguistico, e l'influenza del contesto e degli stimoli forniti, sullo stesso, infine viene riportato come la musicoterapia possa portare benefici nel questo processo graduale di acquisizione del linguaggio.
Il Magazine completo lo si può trovare all'indirizzo:
http://imagine.musictherapy.biz/Imagine/imagine__online_magazine.html


Buona Lettura!


Early Music Therapy Intervention for Language Development
with At-Risk Infants



Deanna Hanson-Abromeit, Ph.D., MT-BC Associate Professor of Music Therapy University of Missouri-Kansas City
The ability to effectively communicate is a skill that is vital to healthy relationships, learning and development, and life-long success. 
When a child begins life at a disadvantage due to health or environmental risk factors, his or her ability to communicate with the world is affected. For these children, early intervention that begins during infancy can be a key factor in neurological development, thus creating a more cost effective intervention that has stronger and greater long term tangible outcomes than intervention that comes later in childhood (National Scientific Council on the Developing Child, 2007). Due to the similarities of how music and language are processed in the brain (Patel, 2008), music- based interventions can support language development in at- risk infants.


Naturalistic and constant exposure to language within the context of a meaningful relationship supports the acquisition and learning of language (Callander & Nahmad-Williams, 2010). It has been suggested that the early exposure to mother’s voice in particular may be important for the processing of language (Dehaene-Lambertz et al., 2010). However, children living in poverty may experience deficits in their language exposure thus impacting later cognitive development. A landmark longitudinal study, originally published in 1995, by Hart & Risley (as cited in 2002) demonstrated a vast discrepancy in language exposure to young children based on socio-economic status. Infants growing up in poverty heard on average far fewer words per hour (616 words/hour) than those growing up in working class households (1,251 words/hour) or those in professional households (2,153 words/hour) (Hart & Risley, 2002, p.32).


Language acquisition is cumulative and early experiences are critical to brain structure, thus lack of language experience early in life can negatively impact later developing higher cognitive functioning (National Scientific Council on the Developing Child, 2007) and psychosocial well-being into adulthood (Schoon, Parsons, Rush & Law, 2010). Therefore, early intervention that is immersed in naturalistic language should begin during infancy. Interventions that are designed to be appropriately stimulating to the neural circuitry of the infant brain may promote appropriate development adequately preparing the child for higher-level language learning (National Scientific Council on the Developing Child, 2007). Music-based intervention strategies can be intentionally designed to be infant directed, occur in a naturalistic environment, focus on hierarchal language acquisition skills, and promote meaningful relationships with the music, the therapist, caregivers and parents.
There is a large body of literature describing the similarities between speech and music in brain structure and function (Deutsch, 2010; Patel, 2008), providing a neurological basis for intervention. Infant-directed singing can be utilized as an intervention strategy to elicit, direct and sustain infants’ attention so that other developmental milestones can be addressed (de l’Etoile, 2006). The therapeutic function of music intentionally organizes the elements of music to address intervention objectives (Hanson-Abromeit, 2010), specifically the pre-linguistic aspects of language development such as gestures, babbling, and word utterances. Figure 1 illustrates an example of the therapeutic function of music specifically intended to be developmentally appropriate for infants and pre-linguistic acquisition. The music elements are intended to provide emotional regulation and sensory organization to support infant availability for learning, as well as language skills.


Directed interventions can be presented in a sequenced manner to mimic the developmental acquisition of language (e.g. gestures, vocalizations and words) as well as be cumulative in nature to reinforce repetition of language concepts. Music therapy services can be offered in a manner that is developmentally appropriate and in a naturalistic environment, such as home or day care. 
Caregivers and parents would also ensure greater exposure of intervention strategies, raising the potency by creating a preventive intervention strategy that is integrated into all aspects of an infant’s environment. 
Early music therapy interventions have the capacity to create a bridge between music and relationships for at-risk infants who are living in poverty to facilitate reciprocal communication and language learning.




References
Callander, N., & Nahmad-Williams, L. (2010). Communication, Langauge and Literacy. London: Continuum International Publishing Group.
Dehaene-Lambertz, G., Montavont, A., Jobert, A., Allirol, L., Dubois, J., Hertz-Pannier, L. & Dehaene, S. (2010). Language or music, mother or Mozart? Structural and environmental influences on infants’ language networks. Brain & Language, 114, 53-65. doi:10.1016/j.bandl. 2009.09.003
de l’Etoile, S. K. (2006). Infant-directed singing: A theory for clinical intervention. Music Therapy Perspectives, 24(1), 22-29.
Deutsch, D. (July/August, 2010). Speaking in tones. Scientific American Mind, 36-43.
Hanson-Abromeit, D. (2010). A closer look at the therapeutic function of music. American Music Therapy Association: Conference presentation PowerPoint, Cleveland, OH.
National Scientific Council on the Developing Child (2007). The Timing and Quality of Early Experiences Combine to Shape Brain Architecture: Working Paper #5. http:// www.developingchild.net
Patel, A. D. (2008). Music, language and the brain. New York: Oxford University Press, Inc.
Schoon, I., Parsons, S. Rush, R., & Law, J. (2010). Children’s language ability and psychosocial development: A 29- year follow-up study. Pediatrics, 126, e73-e-80. DOI: 10.1542/peds.2009-3282.
About the Author
Deanna Hanson-Abromeit, Ph.D., MT- BC, Associate Professor of Music Therapy at the University of Missouri- Kansas City, has a clinical and research focus with at-risk infants in medical and community settings. She is co-editor of two AMTA monographs on medical music therapy, and serves on the CBMT- CEC and editorial board of Music Therapy Perspectives.

venerdì 24 febbraio 2012

Cerchio dei nomi


Quando mi trovo a lavorare con un nuovo gruppo, la cosa che inizialmente mi mette maggiormente in difficoltà è imparare i nomi dei partecipanti! Questa difficoltà tende ad acuirsi quando, nella stessa settimana, mi trovo a lavorare con 3 o 4 gruppi differenti, quindi con più di 50-60 persone in tutto!

Il gioco serve proprio ad imparare i nomi dei bambini/utenti e a creare un’identità nel gruppo, soprattutto nei gruppi neo-formati ad-hoc per l'attività musicoterapica.

Attraverso semplici pattern di body percussion viene ripetuto un buongiorno “ritmico”. 
La musicoterapista poi si introduce ritmando il suo nome su di una parte del corpo e invita i bimbi/utenti a fare lo stesso. Molto probabilmente lo schema ritmico non sarà saldo in molti dei partecipanti, bisogna cercare di chiarire al massimo il compito, fornendo, soprattutto nelle prime battute e se si lavora con bambini piccoli o persone con difficoltà di diverso genere, pattern ritmici semplici, brevi e facilmente ripetibili.
Anche a livello di body percussion prima di fare la richiesta ritmica personale, si chiede ai bimbi/utenti cosa potrebbero usare per fare rumore con il corpo (piedi, mani, guance etc..)
Il gioco può essere poi movimentato per favorire l’apprendimento dei nomi di tutti i partecipanti, passando una palla e ritmando il nome del bambino cui voglio tirarla, o utilizzando uno strumento semplice, come potrebbero essere due claves, da passare all'interno del gruppo: chi ha le claves, si mette al centro del cerchio, ritma il nome del compagno cui vuole passarle che si alzerà e si andrà a posizionare al centro continuando l'esperienza. Quest'ultima modalità va utilizzata tenendo in considerazione la disponibilità dei partecipanti al gruppo, ad esporsi e ad improvvisare al centro del gruppo. Soprattutto nel lavoro con gli adulti, si potrebbero incontrare delle difficoltà in alcuni partecipanti ad esporsi in pubblico. E' pertanto consigliato valutare se opportuno o meno per il gruppo, condurre il gioco con questa modalità.

giovedì 23 febbraio 2012

Cominciamo bene!


L'inizio dell'attività è la fase più importante della seduta!
Come ci presentiamo ai nostri ragazzi, clienti, pazienti? Come entriamo in contatto con loro e come diamo il via all'attività che abbiamo in programma di condurre?
Arrivare preparati all'inizio di ogni seduta è di fondamentale importanza per la riuscita della stessa. Esistono molti modi per farlo: canzoni di saluto, giochi, rituali. Di seguito propongo un modo un po' movimentato per far partire la giornata.

Inizio attività con ascolto Musica irlandese "del saluto"

Il brano che ho scelto per questa attività è un brano Folk Irlandese che potrete ascoltare ciccando sul link sottostante:


La scelta è stata fatta consultando tra diversi brani del genere, per la particolarità delle caratteristiche musicali del pezzo, la semplicità, e la ballabilità dello stesso. 
Si tratta infatti di una danza dalle caratteristiche musicali tipiche della zona. Utilizzare sonorità particolari ha un grande effetto su qualsiasi tipo di utenza: i brani popolari sono solitamente molto semplici, immediati, riportano a luoghi lontani, e ci insegnano sonorità a noi lontane ma incredibilmente comprensibili! Sono come linguaggi universali che ci toccano l'anima.
La durata del brano è breve, caratteristica importante se lo si vuole utilizzare più volte all'interno della stessa seduta, richiedendo diversi tipi di partecipazione ai bambini /utenti.
Quando parte la musica i bimbi/utenti iniziano a camminare nella stanza, per tutto lo spazio possibile: quando si incontra un altra persona la si saluta con la mano.
Al termine del brano, si chiede ai bimbi/utenti in che altro modo ci si può salutare : qualcuno suggerirà un altro modo o lo farà l’insegnante/educatore/caregiver -coinvolgendo, quando e se possibile anche le figure che si occupano dell'utenza e che collaborano con noi-, e poi si proseguirà riascoltando nuovamente la musica. Il tutto lo si può ripetere per 3 o 4 volte.



mercoledì 22 febbraio 2012

Music on Images

Improvvisazione su di un video, mostrato per la prima volta al gruppo, durante il seminario Orff di Maubach.. un esperienza divertentissima!


Musicoterapia alla scuola dell'infanzia

Negli ultimi giorni di pausa, dopo aver partecipato ad un interessantissimo corso organizzato dalla Simeos di Verona, e tenuto dal neozelandese Maubach, mi sono messa all'opera per realizzare diversi giochi musicali da proporre nei laboratori per la scuola dell'infanzia.
Alcuni di quelli riportati non sono farina del mio sacco, quanto frutto di una ricerca web che mi ha portata su questo sito:

http://www.semplicementemusica.it

Nel blog potrete mano a mano trovare (sotto il tag Tecniche) qualche spunto utilizzabile in questo tipo di lavoro, e adattabile - con un po' di fantasia- a qualsiasi tipo di utenza in ambito musicoterapico.
Gli obbiettivi che si possono elicitare attraverso il fare musica infatti sono moltissimi ed ogni attività, proprio per la sua elasticità, può essere riadattata a diversi contesti, migrando dall'ambito educativo-propedeutico, a quello di terapia.

Piccoli spunti e nulla di nuovo probabilmente per chi da anni è nel settore, ma trovo comunque una condivisione libera delle mie idee per dar vita ad uno scambio creativo e possibile tra professionisti!

I vari giochi che proporrò, prevedono diverse attività incentrate sull’ascolto, sul canto, sulla produzione musicale strumentale e sulla creazione musicale.
La loro strutturazione è stata pensata in maniera graduale, facendo passare ogni acquisizione dall’ascolto, dall’interiorizzazione, per arrivare infine alla produzione e alla creazione.

La musica proposta sarà sotto forma di brani selezionati per le loro caratteristiche di semplicità, brevità, e contrasti sonori tra dinamiche musicali, ritmi, scale e sonorità, appartenenti a diverse culture.
Ogni attività prevede diversi step di difficoltà graduale, nei quali la creatività dei bambini verrà stimolata: prima vedo poi faccio, infine creo.



giovedì 9 febbraio 2012

Gravidanza e canto carnatico

Qualche giorno fa, ho avuto modo di mettere in pratica gli insegnamenti di Letizia Galliero, sul canto carnatico durante la gravidanza.
I suoi laboratori, seguiti al Conservatorio di Verona, erano stati delle esperienze bellissime e, alla notizia della gravidanza di una delle mie migliori amiche, l'opportunità di mettere in pratica quanto appreso, non ha tardato ad arrivare..
Il canto carnatico o canto delle vocali, nasce nel sud dell'India e nello Sri lanka intorno al 2000 a.C., come introduzione alla meditazione; solo negli anni '70 è stato portato in Europa da un ginecoloco francese, Frédérick Leboyer, già famoso per sostenere assiduamente la "nascita dolce", che lo ha riadattato e proposto alle donne in gravidanza come tecnica di autosostegno utile durante il travaglio e il parto, per far prendere coscienza di sè stesse attraverso la voce e per sfruttare il rilassamento della zona di gola e faringe per favorire anche il rilassamento di utero e vagina, strettamente collegati, e renderle così capaci di dominare il dolore del travaglio e del parto.


La respirazione e i movimenti liberi del bacino sono le chiavi essenziali di questa tecnica, che fa apprendere, in modo dolce e naturale, una modalità per raggiungere un rilassamento completo senza difficoltà e in breve tempo.









mercoledì 8 febbraio 2012

Canzoncine e metafonologia

Ricercando su internet materiali per un progetto Metafonologico ho trovato un sito di canzoncine per bambini molto interessante.. Si trovano canzoncine semplici, adatte ai bambini, che trattano peró diverse tematiche (alcune le ho trovate veramente divertenti - come la canzone "Best Friend Forever"-) ..unica pecca..sono tutte in inglese, ma se avete un po' di dimestichezza basta poco per compiere un'abile traduzione!

http://www.songdrops.com/

  Ne approfitto per raccontarvi un po' cos'è un laboratorio Metafonologico... Sono certa che i non "addetti al lavori" siano rimasti con un punto di domanda in testa a riguardo.. Un laboratorio Metafonologico è uno spazio logopedico rivolto ai bimbi tra i 5 e i 6 anni, all'interno del quale si gioca col linguaggio e con le parole, con le loro caratteristiche più musicali: ritmo, rime, somiglianze e..suoni! Attraverso le canzoncine e la musica, è possibile potenziare le capacità metafonologiche dei bimbi, in modo divertente e naturale, favorendo così l'acquisizione dei pre-requisiti di lettura e scrittura necessari durante i primi anni delle scuole primarie... Nulla meglio della musica potrebbe aiutare in questo!

martedì 7 febbraio 2012

"7th Nordic Music Therapy Congress"

Sono da pochi giorni aperte le iscrizioni al "7th Nordic Music Therapy Congress", che si terrà dal 13 al 17 Giugno prossimi presso l'università di  Jyväskylä, Finlandia.


Personalmente l'idea di parteciparvi ha fatto capolino nella mia testa nonostante il costo non del tutto irrisorio (380 Euro) previsto per la partecipazione al congresso stesso..  credo ne valga la pena.. 


http://www.nmtc2012.fi



Qualche spunto interessante

Gironzolando su internet sono incappata in diversi blog e siti interessanti di colleghi statunitensi che hanno deciso di condividere le loro esperienze.. validi spunti da sfruttare in terapia..

Di seguito alcuni link..

http://beyondthemusicmt.blogspot.com

http://soundscapemusictherapy.com/

Credo sia fondamentale in questo lavoro lo scambio di idee, la condivisione di spunti ed iniziative, quindi, con questo primo post, vi invito a dar vita ad un network di condivisione, per migliorare e per migliorarci, sempre di più.. in nome della Musica!